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La strada della libertà professionale non convenzionata è quella giusta
La strada della libertà professionale non convenzionata è quella giusta
Da FarmacistaPiù esce rafforzata la figura del farmacista, soprattutto paradossalmente nelle declinazioni professionali meno rappresentate ai vari tavoli di lavoro: l'assenza dei farmacisti di parafarmacia da tutte le sessioni e tavole rotonde, anche politiche, è stata a tratti più rumorosa della presenza scontata di tutti gli altri attori della filiera.
D'altro canto è vero che sono all'opera forze che mirano a disgregare la nostra categoria e quindi a disinnescarne la forza rappresentativa e propositiva sia dall'interno che dall'esterno: per questo, a prescindere dal numero di sigle, ci stiamo coagulando intorno ad un'unica proposta.
E' stato molto importante per noi avere continue conferme alle nostre testarde speranze e sforzi in occasione dei molti incontri fatti a FarmacistaPiù.
La strada intrapresa è giusta: compattazione intorno ad un progetto preciso.
Le attuali forze di governo non solo sono sensibili ai temi vicini ai piccoli imprenditori e al vantaggio per il cittadino, ma hanno anche capacità, strumenti e volontà di saper distinguere le singole voci che remano contro e isolarle rispetto ad un progetto di libertà professionale non convenzionata attorno a cui si sta coagulando un'intera categoria ansiosa di esprimere la proprià utilità sociale, sanitaria e occupazionale.
Matteo Branca
Presidente FNPI
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