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La rhodiola rosea può migliorare la concentrazione nel Golf?

La rhodiola rosea può migliorare la concentrazione nel Golf?

La rhodiola rosea può migliorare la concentrazione nel Golf?

Di Dott. Emanuele Veronese, venerdì 3 gennaio 2025
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Il golf uno sport diffuso in tutto il mondo con circa 50 milioni di tesserati, uno sport che può essere
praticato a tutte le età dai primi f fino agli ultimi giorni di vita di un giocatore.


E’ uno sport e molti ci si dedicano totalmente diventando professionisti e facendone il proprio lavoro, per
altri è un divertimento per altri ho visto può diventare una piacevole dipendenza per la quale dopo le prime
lezioni non solo non ne puoi fare a meno ma i soggetti che si avvicinano a questo sport dopo poco tempo
non riescono a fare a meno di parlare delle regole, dei vari campi e degli episodi che avvengono durante un
allenamento o una competizione.


Bruce Crampton, golfista professionista australiano, definì il golf come un compromesso fra quello che il
tuo Io vuole farti fare, quello che l’esperienza ti dice di fare e quello che i tuoi nervi ti permettono di fare
Nella mia vita sportiva e nelle mia carriera lavorativa prima da specialist di prodotto nelle Aziende
farmaceutiche poi da Farmacista e infine da Biologo Nutrizionista ho sempre seguito con passione la
nutrizione applicata all’esercizio fisico ma in questi ultimi anni ho avuto il piacere di confrontarmi e di
studiare sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista metabolico moltissimi sport sia di squadra che
individuali, attualmente sono il responsabile della nutrizione di una squadra di professionisti di Basket.


Ho osservato e seguito giocatori di golf di differente livello dal 2019 dal punto di vista nutrizionale.


La grossa fortuna che ho avuto e che avendo trascorsi nel mondo dell’Atletica Leggera questo sport mi ha
permesso di capire e di vivere sulla mia pelle i diversi tipi di metabolismi che si possono riscontrare nelle
differenti specialità .


Quando mi è stato proposto di fare il nutrizionista nel mondo del GOLF il mio primo errore è stato quello di
sottovalutare questo sport….. Io abituato a seguire prestazioni atletiche dall’alto impegno metabolico, sport
di endurance, sport di forza e sport stop and go ho sempre considerato (sbagliando) questo sport poco
faticoso.


Nel tempo facendo da “Caddie” ad alcuni atleti durante le sedute di allenamento e conoscendo in maniera
più approfondita il golf e le sue regole (e ho ancora molto da imparare) mi sono reso conto che 9 o 18
buche portano comunque ad uno sforzo fisico e soprattutto mentale importante e mi sono dovuto
ricredere.


Per realizzare un buon colpo con il bastone sia necessario esprimere la forza di tutto il corpo attraverso lo
swing, movimento base del gioco. Di fatto questo gesto si basa sulla torsione del busto, sfruttando
l'espressione della forza esplosiva e dell'elasticità muscolare nel movimento.


Lo swing richiede

  • elasticità muscolare, per ampliare il movimento e renderlo così più efficace,
  • espressione della forza esplosiva garantita dalla capacità di contrarre in maniera forte, veloce e sinergica
    il maggior numero di muscoli possibile, senza che una fibra muscolare si opponga al corretto movimento
  • coordinazione per esprimere un colpo corretto,
  • controllo del proprio corpo in termini di equilibrio e propriocezione per garantire la precisione necessaria
    ad eseguire un colpo perfetto.


Quando ho seguito per la prima volta un atleta in campo mi sono reso conto che paragonandoli con altri
sport il golfista eseguiva in 18 buche più o meno una trentina di lanci del giavellotto con i suoi legni
altrettanti tiri con l’arco con i bastoni e innumerevoli colpi di avvicinamento e di precisione come se si
trovasse in un tavolo da biliardo nel momento in cui si trovava nel green….dovendo sempre ragionare
molto su quale tra i 14 bastoni concessi utilizzare per ottenere il miglior risultato possibile, sulle condizioni
del campo e climatiche sempre variabili e imprevedibili.


Definirei quindi il golf come uno sport in cui la propriocettività e la capacità di adattamento sono essenziali
assieme ad un elevata capacità di concentrazione.


Il giocatore di golf cammina, si inchina si concentra e poi in soli due minuti deve essere preciso ed efficace
in quelle poche possibilità che il campo ti da di rientrare nel PAR o di andare sotto.
Il compianto giocatore di calcio e grande uomo Gialuca Vialli diceva che il golf è più difficile del calcio
perché la pallina sta ferma: così la guardi, cominci a pensare a tutto quello che ti hanno insegnato e finisci
quasi sempre per sbagliare.


Ma il mio compito da nutrizionista è sempre in qualunque sport quello di trovare la miglior alimentazione
per poter sostenere la competizione senza avere cali metabolici e mantenendo un corretto stato di
idratazione prima durante e dopo la competizione.
Fondamentale una buona condizione nutrizionale di partenza e il mantenimento più costante possibile
della glicemia e della corretta idratazione durante tutto il percorso e mantenere due fattori essenziali,
muscolatura attiva e lucidità mentale.


La prima difficoltà è il tempo di permanenza in campo:
Le competizioni ad alti livelli possono anche durare anche 4 giorni e comunque 18 buche richiedono
moltissimo tempo di permanenza in campo. (circa 4 ore)
Ma una cosa che ho notato è che basta una piccola mancanza di concentrazione nel momento decisivo del
colpo per rovinare quella che poteva essere una buona prestazione e renderla un completo disastro.
Da farmacista e da biologo nutrizionista mi sono chiesto quale prodotto oltre le corrette norme di
idratazione, di nutrizione e supplementazione possono essere utili al golfista per mantenere alto il livello di
concentrazione
Un prodotto che in molti sport è utilizzato come ergogenico nello sport e ha moltissima letteratura a suo
favore è la caffeina ma esistono metabolizzatori veloci della caffeina e metabolizzatori lenti della caffeina
ho il presentimento (e alcuni giocatori mi hanno dato conferma) che in alcuni soggetti l’utilizzo di caffeina
potrebbe influire sullo stato di concentrazione dell’individuo in maniera assolutamente negativa e
compromettere la gara durante la sua assunzione.
Andando a ricercare le varie letterature tra i tonici adattogeni ho pensato di utilizzare un prodotto
fitoterapico nel quale esiste moltissima letteratura nello sport ma non esiste un lavoro specifico pubblicato
nel mondo del GOLF

La RHODILA ROSEA nasce come estratto fitoterapico indicato per il sollievo temporaneo di sintomi associati
a stress, quali fatica, esaurimento e lievi stati d’ansia. Contiene estratto secco di rizoma e radice di
Rhodiola rosea, una pianta adattogena i cui principi attivi contrastano i sintomi associati allo stress:

aumentano il livello di resistenza fisica e mantengono controllo e concentrazione sul piano mentale nei casi
di esaurimento e lievi stati d’ansia.


Ho deciso di iniziare uno studio spontaneo su uno stretto numero di giocatori per iniziare a testare questo
prodotto
Ho studiato vari integratori ma alla fine ho trovato un’azienda tedesca che è riuscita a titolare la rhodiola
rosea in forma altamente standardizzata tanto da aver avuto la possibilità di ottenere il riconoscimento a
livello europeo come farmaco vegetale
Ho attentamente studiato le liste wada dell’antidoping e storicamente e la rhodiola in qualunque sua forma
non è mai stata inserita nelle liste antidoping e non ci sono mai stati motivi per inserirla in tali liste quindi
un prodotto che ad oggi viene utilizzato e studiato in moltissimi sport ma mancano studi sul suo utilizzo nel
mondo del golf

La rhodiola ha un’ azione che potrebbe essere definita “ambivalente”. Agisce infatti a livello “emozionale”
riducendo i sintomi dello stress, come esaurimento e lievi stati d’ansia. Agisce anche a livello fisico,
riducendo la fatica. Per queste indicazioni, la Rhodiola è stata impiegata con successo in ambito sportivo.
Diversi studi descrivono infatti i potenziali benefici derivanti dall'opportuna assunzione di Rhodiola,
soprattutto durante i periodi più intensi di allenamento.
Secondo un’interpretazione mirata della letteratura scientifica, l'assunzione di Rhodiola, in ambito sportivo,
potrebbe:


- bilanciare la secrezione ormonale, riducendo la secrezione di ormoni catabolici come il
cortisolo e le catecolammine, a favore invece di ormoni utili al recupero ed alla crescita muscolare


- sostenere le difese immunitarie dell'atleta, riducendo il rischio di over-training, durante
sessioni allenanti intense o competizioni di endurance come ciclismo e maratone;


- ridurre l'insorgenza dei DOMS (Delayes Onset Muscole Soreness – dolore muscolare), dopo
esercizio fisico intenso, agevolando così il recupero muscolare post work-out;


- ridurre le concentrazioni post work-out di marcatori di danno muscolare quali mioglobina,
creatinkinasi e lattato deidrogenasi, avvalorando così il tanto citato ruolo mioprotettivo;


- ridurre le concentrazioni sistemiche di citochine infiammatorie, in seguito ad attività fisica
prolungata e intensa;


- migliorare l'attività cardiovascolare e ventilatoria durante attività di endurance;


- potenziare le attività antiossidanti endogene, proteggendo le strutture muscolari, nervose e
legamentose dai danni indotti dall'esercizio fisico intenso;


- Ritardare l’insorgenza di esaurimento energetico, preservando la disponibilità di ATP che,
solitamente, diminuisce in seguito all’aumento di NO in condizioni di stress. Questa funzione
risulta particolarmente importante negli sport di endurance.


- sostenere il tono dell'umore e quindi il grado di motivazione dell'atleta, durante sessioni
allenanti particolarmente intense;

Tutte le suddette attività avrebbero quindi importanti ripercussioni sia sullo stato generale di salute
dell'atleta, che sulla performance e le relative capacità di recupero specialmente in un gioco come il GOLF a
tutti i livelli e a tutte le età.


Esiste quindi moltissima letteratura in merito all’uso di questo adattogeno sull’attività sportiva, ma nessuno
studio è mai stato condotto su atleti nel mondo del GOLF.

Risulta pertanto interessante indagare l’azione di tale farmaco fitoterapico tra l’altro totalmente estraneo a qualsiasi pratica legata al doping e fuori dalle
liste WADA su giocatori di golf e su tutti gli sport.


Il GOLF come sport richiede non solo una prestazione fisica, ma anche lucidità mentale e controllo estremo
di ansia e stress, al fine di indagare l’azione del prodotto in un ambito mai testato prima.

Proprio per questo presso il centro di riferimento del Centro Golf della Montecchia è stato deciso di iniziare
ad intraprendere uno studio spontaneo osservazionale di cui mi sono fatto carico sull’uso di questo
prodotto sul mondo del Golf e sul controllo dell’ansia che questo prodotto potrebbe dare a tutti i giocatori
di Golf di qualsiasi livello.
Se lo studio creerà interesse si potrebbe pensare di svilupparlo anche con valutazione dello stress
ossidativo e valutare la variazione di alcuni assetti ormonali.


Se qualcuno fosse interessato ad avere informazioni o a partecipare al progetto RHODIOLA e GOLF non esiti
a contattare il centralino della MONTECCHIA oppure direttamente alla mia mail:
dr.veronese.nutrizione@gmail.com


Con il presente articolo chiedo a coloro che sono interessati a coinvolgere alcuni atleti in questo studio.


Riferimenti bibliografici


E.Smith et al., Measurement of Multidimensional Sport Performance Anxiety in Children and Adults: The
Sport Anxiety Scale-2, Journal of Sport & Exercise Psychology, 2006


R Andrew Shanely Evaluation of Rhodiola rosea supplementation on skeletal muscle damage and
inflammation in runners following a competitive marathon, Brain Behav Immun., 2014


Parisi et al., Effects of chronic rhodiola rosea supplementation on sport performance and antioxidant
capacity in trained male: preliminary results, J sports med phys fitness, 2010


Ewa Jowko, Effects of rhodiola rosea supplementation on mental performance, physical capacity, and
oxidative stress biomarkers in healty man, Journal of sport an health science, 2018


Wei-ling Pu. Anti-inflammatory effects of Rhodiola rosea L.: A review Biomedicine & Pharmacotherapy
(2020)


Panossian et al., Evidence-based efficacy of adaptogens in fatigue, and molecular mechanisms related to
their stress-protective activity, Curr Clin Pharmacol, 2009


File allegati
CAPITOLO 2 LO STUDIO SUL GOLF.docx
Documento Word, 77.01 KB
CAPITOLO 3 ...... COME SI E' SVILUPPATO LO STUDIO.docx
Documento Word, 702.18 KB

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