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Assistente in Farmacia: un ulteriore errore nella gestione della professione

Assistente in Farmacia: un ulteriore errore nella gestione della professione

Assistente in Farmacia: un ulteriore errore nella gestione della professione

Di Dott. Davide Giuseppe Gullotta, mercoledì 5 febbraio 2025
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Da farmacisti, e da farmacisti di parafarmacia, siamo profondamente contrari all'istituzione dell'assistente di Farmacia.

La creazione di questa figura rappresenta la sconfitta definitiva della professione.

In fondo, in questi anni, dall'ingresso del capitale nella proprietà delle farmacie, alla legge sulla Farmacia dei Servizi che dà le competenze al luogo e non ai professionisti che vi lavorano, la professione di farmacista ha visto sempre più svilita la sua valenza (e poi ci si chiede perché manchino farmacisti).

Questo, di fatto, è forse l'ultimo capitolo che ha visto una gestione folle e fallimentare della professionalità e della figura dei farmacisti, tutto sempre nel tentativo di tutelare e dare vantaggi ai proprietari delle farmacie e non ai farmacisti.

In questi anni, come Federazione Parafarmacie Italiane abbiamo sempre ribadito che attribuire le competenze al luogo e non al professionista era un gravissimo errore che avrebbe lentamente svilito la figura del farmacista.
Ma, nonostante le nostre continue proteste e l'ovvietà dell'errore che si stava commettendo, si è proceduto su questa strada. Dal Covid in poi, infatti, i farmacisti dipendenti in farmacia si sono trovati a doversi sobbarcare tantissime nuove competenze -gli esami in telemedicina, esami del sangue di prima istanza, tamponi e vaccini- ma a non avere nessun specifico riconoscimento professionale e/o aumento di stipendio.
Tutto ciò, ovviamente, a vantaggio del titolare della farmacia e a discapito del farmacista dipendente che si ritrova ad avere un carico di stress più elevato ma nulla o poco in cambio.
Allo stato dell'arte è quasi inutile chiedersi come mai oggi ci sono pochi farmacisti e una professione che in passato era quasi ambita(con tanti colleghi in cerca di lavoro) ora invece ha il problema della carenza di personale.
La creazione dell' "Assistente di Farmacia" è la classica soluzione semplice che non risolverà nulla e che servirà esclusivamente a proseguire con la gestione fallimentare di una delle più importanti e antiche figure professionali del sistema sanitario italiano.

Per di più, per noi farmacisti di Parafarmacia, questa decisione non fa altro che svilire ancor di più la nostra professionalità. Per tanti anni ci è stato detto che il farmacista di parafarmacia non poteva dispensare la fascia C per fantomatici motivi di sicurezza... e ora si vuole far dispensare il farmaco ai non farmacisti (!!!!!!!), perché' i farmacisti sono pochi.

Invece di pensare a come valorizzare e rendere più attrattiva questa professione, invece di pensare a come dare maggiori competenze alla professione del farmacista, invece di retribuire in modo adeguato i farmacisti, cosa che dovrebbe fare un ordine professionale serio... si propone la soluzione furba.
Questa è una totale follia ed è la dimostrazione di come in questi anni la professione sia stata gestita nel peggiore dei modi possibili, tutelando solo gli interessi di pochissimi, a scapito dei tanti ottimi farmacisti che vi sono in Italia.

Auspichiamo che questa "soluzione" dell'Assistente di Farmacia sia accantonata e che si inverta la rotta tenuta fin ora, iniziando a valorizzare e a dare competenze al farmacista professionista e non alle mura.


Dott. Davide Giuseppe Gullotta
Presidente Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane
cell. 3299854474


https://www.socialfarma.it/fnpi-boccia-iistituzione-dellassistente-di-farmacia/

https://www.farmacista33.it/lavoro/30517/assistente-di-farmacia-gullotta-federazione-parafarmacie-una-sconfitta-per-la-professione.html

https://www.rifday.it/2025/01/23/fnpi-no-allassistente-farmacista-sarebbe-la-sconfitta-definitiva-della-professione/


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